Da qualunque direzione di arrivi a Gavi, comune Bandiera arancione del Touring Club, ci si imbatte sempre l’imponente forte che sovrasta il paese, oggi museo statale della Direzione regionale Musei del Piemonte.
Una passeggiata nel borgo permette di ammirare la chiesa romanica di San Giacomo, il monumento più antico del comune. Sulla facciata impossibile non notare un bassorilievo dell’Ultima Cena.
Tre gli oratori: i Bianchi, i Turchini e i Rossi, con origini antichissime a cui si collegano le antiche tradizioni delle processioni dei Cristi, enormi crocefissi, portati a passo di danza, lungo le vie della città, da una sola persona che tramite un’apposita imbragatura che permette loro di reggere centinaia di chili e portare a passo di danza e con le mani incrociate dietro la schiena questi spettacolari crocefissi.
Nonostante Gavi sia in provincia di Alessandria, le sue radici, le tradizioni, la sua cucina, le tradizioni religiose, l’accento sono prettamente genovesi. Questo lo si vede ad esempio passeggiando nel centro storico e ammirando le facciate dei palazzi nobiliari ricchi di tromple-l’oeil tipico genovese.
Parlando di eccellenze gastronomiche: testa in cassetta, presidio slow food, ostie fritte, ravioli, risotto al Gavi, torta di riso, focaccia, cima, amaretti e moretto sono alcune delle specialità che si possono gustare. Sul vino nessun dubbio, il grande bianco piemontese: il Gavi docg.
passeggiando per Gavi incontrerete i cartelli collegati alla app Visit Distretto del Novese, inquadrando il qr code dalla app potrete leggere o ascoltare storie e curiosità di numerosi luoghi gaviesi.
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