Il 1° ottobre, fino al varo della legge n.517 del 4 agosto 1977, in Italia coincideva con il 1° giorno di scuola e poiché in questo giorno veniva celebrato San Remigio (in quanto il 1º ottobre 1701 ci fu la traslazione delle sue reliquie da Lucca a Fosdinovo), i bambini di prima elementare (oggi scuola primaria) erano detti “remigini”.
Tra le molte chiese dedicate al Santo, anche ex Abbazia di San Remigio di Parodi Ligure, a pochi chilometri da Gavi.
La storia
La prima documentazione dell’esistenza del Monastero di San Remigio a Parodi Ligure risale al 1143, il 13 aprile, quando una bolla di Papa Innocenzo II conferma la dipendenza di S. Remigio da S. Maria di Castiglione che dipende a sua volta direttamente dalla Santa Sede.
Ai Benedettini di S. Maria di Castiglione (Parma) si deve la bonifica della palude che ricopriva la piana di fondovalle dove oggi sorge la chiesa.
Oggi l’edificio si presenta con ingresso principale assiale in facciata e due ingressi laterali dal cortile e tre navate: la centrale di larghezza maggiore è suddivisa da quelle laterali da pilastri cruciformi. La parte dei prospetti sottostante la torre campanaria è certamente la più antica, alle pareti emergono alcune forme architettoniche che risalgono alla fase iniziale di fondazione del complesso architettonico.
Ad oggi l’Abbazia è sconsacrata e di proprietà del Comune.

San Remigio-Parodi Ligure Foto by di Martina Gualco
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