Se vi piacciono i fuochi d’artificio non potete perdervi quelli di Carrosio. E dire che le origini riguardanti i fuochi d’artificio ci portano molto lontano dal piccolo paesino della provincia di Alessandria, bisogna tornare indietro nel tempo al settimo/ottavo secolo dopo Cristo, e in Oriente, precisamente in Cina. I fuochi d’artificio erano impiegati allora principalmente per accompagnare feste e celebrazioni di vario tipo, tanto che l’arte pirotecnica divenne in breve tempo una professione altamente specializzata… ai limiti della magia. Si riteneva infatti che i fuochi d’artificio potessero scacciare gli spiriti maligni, oltre a portare fortuna e prosperità.
In Europa arrivarono intorno al 1200 ma la loro diffusione di ebbe solo a partire dal Settecento.quando anche nel Vecchio Continente, in occasione di feste popolari e avvenimenti importanti cominciano a comparire gli spettacoli pirotecnici via via sempre più complessi e articolati.
Fu grazie a C.L. Berthollet, che introdusse nel 1785, l’uso del clorato di potassio nella miscela dei fuochi, creando per la prima volta i fuochi colorati, come li conosciamo noi.
Domenica 1 settembre 2024, a Carrosio in occasione della 17° fiera di Santa Croce, immancabile a fine serata, verso le 22, il tradizionale e grandioso spettacolo pirotecnico a cui seguirà lo spettacolo del fuoco. Immancabili le buonissime frittelle a partire dalle 15 e la mostra con le opere del pittore Emilio Debrevi nella sede municipale, musica, luna park e stand gastronomici.
La fiera aprirà alle ore 10.00
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