I Musei Reali di Torino ospitano, nelle Sale Palatine della Galleria Sabauda, la mostra “Van Dyck Pittore di Corte“, dove i visitatori posso scoprire i ritratti che l’artista ha realizzato per le più autorevoli corti italiane e europee.
Nel XVII secolo foto e selfie non c’erano ancora ma le espressioni, la gestualità, il saper trasmettere la “persona in sè” oltre che il suo aspetto esteriore era affidato ad artisti come Antoon van Dick, il miglior allievo di Rubens. Ecco allora che passeggiando per le sale si possono ammirare la Marchesa Elena Grimalda Cattaneo, il Cardinale Bentivoglio, il principe Tommaso di Savoia Carignano a Cavallo, Carlo I e la regina Enrichetta Maria.
La mostra, già di per sè, si lega alla storia del nostro territorio intrecciato nei secoli con la Repubblica di Genova, i ritratti potremmo dire che sono familiari!
Infatti, alla fine del 1621 Van Dyck giunge in Italia e tra le città dove trascorre gran parte del tempo c’è Genova, dove realizza una serie di ritratti delle più importanti famiglie genovesi tra cui: Balbi, Pallavicini, Spinola, Gentile, Doria, Brignole-Sale, Durazzo, Cattaneo.
Può poi capitare che, in un sabato mattina di febbraio, si possa ammirare l’estrema cura dei dettagli, dei tessuti preziosi in un particolare parallelo tra i dipinti di Van Dyck e i rievocatori storici della Compagnia della Picca e del Moschetto di Novi Ligure, che ricreano un gruppo di soldati al servizio della Repubblica di Genova e della Spagna asburgica, simile a quelli che imperversavano nel Novese, nei primi decenni del XVII secolo, durante la Guerra dei Trent’anni.
Ecco allora che tra sorrisi dei visitatori “moderni”, scatti rubati, selfie la mostra assume una connotazione straordinaria in cui passato e presente si intrecciano.
Per chi dovesse visitare ancora la mostra c’è tempo fino al 17 marzo 2019 nelle sale dei Musei Reali- Galleria Sabauda Piazzetta Reale, 1 -Torino